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L’alambicco

Il nome alambicco deriva dalla parola araba al-‘inbĭq, vaso, recipiente (per distillare).

E’ un apparecchio che serve per la distillazione di varie sostanze fluide, come le essenze alcoliche. L’alambicco è costituito da una caldaia o cucurbita, la cui sommità si chiama cappello o duomo o elmo: su questo è saldato un tubo a “collo di cigno” che porta al condensatore, attraverso uno scaldavino.

Il condensatore è costituito da una serpentina, inserita in un tino refrigerante, raffreddato con circolazione d’acqua.

Dal liquido, portato ad ebollizione nella cucurbita, si liberano vapori che passano attraverso il collo di cigno e la serpentina, nella quale avviene la condensazione, riottenendo un liquido composto dal solo prodotto distillato.

E’ grazie all’alambicco ed al perfezionamento delle tecniche di distillazione se possiamo godere, oggi, di ottimi liquori e distillati.

Introdotto in Europa dagli Arabi attorno all’anno 1000 d.C., fu dapprima utilizzato per produrre profumi ed essenze, poi, nei Monasteri, per ricavare estratti medicamentosi da erbe, piante e radici,

Dovevano passare alcuni secoli perché gli Alchimisti, che cercavano la “pietra filosofale” e la “quintessenza” (l’essenza delle cose), distillando e ridistillando le sostanze più disparate, ottenessero dei liquidi sempre più alcolici, con proprietà inebrianti.

La nascita dei principali liquori avviene nell’arco di due secoli, dalla metà del 1400 agli inizi del 1600, nell’Europa centrale e nelle isole britanniche (soprattutto in Scozia ed in Irlanda).

Ecco una cronologia della scoperta dei vari distillati desunta da varie fonti: le date sono spesso presunte e tutt’ora sono oggetto di dispute e pretese di primogenitura:

1461       ARMAGNAC, alcuni pretendono addirittura che sia nato nel 1100. Notizie storiche certe riportano notizia delle prime tasse sull’aygue ardente nel 1461, al mercato di San Sevère e di esportazione di barili di distillato all’inizio del 1500 verso Amburgo, Anversa e Middlesbrough.

1450       VODKA

1494       WHISKY

1510 ricetta BENEDECTINE

1553       CALVADOS

1600 (?) GIN

1604       ricetta CHARTREUSE

1610       COGNAC, però già dal 1549 si hanno notizie di un distillato dal vino prodotto nelle

Charentes (Francia).

Una storia a se ha invece la GRAPPA. La grappa, in quanto acquavite, è stata concepita nell’ambito degli studi della Scuola Salernitana che, intorno all’anno Mille, codificò le regole della concentrazione dell’alcol attraverso la distillazione e ne prescrisse l’impiego per svariate patologie umane garantendo ai distillati un imperituro successo. Le vinacce, materia prima alcoligena povera (rispetto al vino, tanto per fare un esempio, contengono i due terzi di alcol in meno), ma molto diffusa, furono immediatamente prese in considerazione e, della loro acquavite, si parla già nel 1400. Le prime testimonianze dello studio sulla distillazione delle vinacce risalgono però al 1600 e sono dovute ai Gesuiti, tra i quali va ricordato il bresciano Francesco Terzi Lana. Fino agli inizi del XIX secolo non vi è però una distinzione tecnologica netta tra i distillati alcolici, poi l’Italia della grappa scelse una propria strada che portò alla creazione di una bevanda con caratteristiche uniche e irripetibili.

MdL Sergio Vasconi

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