PATAGONIA
(3° Puntata – I ghiacciai)
Poche persone, se non gli addetti ai lavori o coloro che hanno intrapreso viaggi d’avventura e si sono spinti in quei territori, sono a conoscenza che la più grande estensione di ghiacci continentali dopo quelle dell’Antartide e della Groenlandia è situata nell’America Meridionale a cavallo delle Ande Patagoniche, alla frontiera tra Argentina e Cile. Si chiama Hielo Continental Patagònico (Ghiaccio continentale patagonico) in Argentina e Campo de Hielo Patagònico Sur (Campo di ghiaccio patagonico sud) in Cile per differenziarlo dal Campo de Hielo Norte (Campo di ghiaccio nord). Benchè sia la terza superficie al mondo per estensione è però la prima tra quelle che hanno carattere continentale, non polare e con accesso dalla terra ferma.
Si estende da nord verso sud per 350 km, da 48°20’ fino a 51°30’ di latitudine sud. Ha un’estensione di 16.800 kmq., dei quali circa l’85% appartiene al Cile ed il resto all’Argentina, costituendo la maggior riserva di acqua dolce del Sudamerica.
Le prime esplorazioni iniziarono nel 1943, quando il governo cileno fece fare rilievi aerofotogrammetrici con l’ausilio di aerei militari statunitensi. Successivamente vennero effettuate alcune spedizioni di esploratori cileni e successivamente nel 1952 argentini. Nell’estate del 1960-61
una spedizione cileno-britannica attraversò parzialmente in senso longitudinale il Campo de Hielo. Tra i mesi di ottobre 1998 e gennaio 1999 venne portato a compimento il primo attraversamento longitudinale da parte di 4 esploratori cileni. Successivamente si susseguirono altre spedizioni da parte di norvegesi, italiani, giapponesi. Attualmente la frontiera tra Cile ed Argentina in un tratto del Campo de Hielo Sur non è ancora definita. Ci stanno lavorando tecnici bi-nazionali dal gennaio 2008.
Gran parte della superficie del Campo de Hielo è protetta dal fatto che fa parte di alcuni tra i più famosi e meravigliosi parchi nazionali: in Cile quelli di Bernardo O’Higgins e delle Torri del Paine ed in Argentina il Parco Nazionale dei Ghiacciai.
Dal Campo de Hielo si staccano 49 ghiacciai vallivi, alcuni dei quali scendono verso l’Argentina come l’Upsala (902 kmq.), il Viedma (978 kmq.) ed il Perito Moreno (258 kmq.) ed altri verso il Cile, come il Pio XI (il maggiore dell’emisfero al di fuori dell’Antartide con una superficie di 1.265 kmq.), O’Higgins, Balmaceda, Serrano, Tyndall e Grey.
Il Ghiacciaio Perito Moreno è sicuramente il più famoso e conosciuto nel mondo. Situato nel Parco Nazionale Los Glaciares, nella parte sud-occidentale della provincia di Santa Cruz in Argentina, è una delle più importanti attrazioni turistiche della Patagonia argentina.
La formazione di ghiaccio, che si estende per 258 kmq. e per 30 km. in lunghezza è, come è stato detto, uno dei 49 ghiacciai alimentati dal Campo de Hielo Sur ed è uno dei tre ghiacciai della Patagonia che non si stanno ritirando trovandosi in stato di equilibrio.
Il fronte del ghiacciaio, dalle dimensioni enormi, come vedremo oltre, avanza nel Lago Argentino, un lago dalla complessa conformazione: infatti il bacino maggiore si trova al nord della cittadina di El Calafate. Verso ovest un braccio del lago, molto più stretto, contorna una penisola rocciosa tondeggiante detta Penisola di Magellano: il ramo diretto verso nord si chiama Canal de los Tempanos (Canale degli Iceberg), mentre il ramo verso sud si suddivide a sua volta in due bracci chiamati Brazo Rico verso est e Brazo Sur verso sud. Il fronte del Ghiacciaio Perito Moreno che si getta nel Canal de los Tempanos è ampio 5 km. ed ha un’altezza media di 60 metri sulla superficie dell’acqua, con una profondità totale di ghiaccio di 170 metri, quindi 110 m. sotto al livello dell’acqua. Avanza ad una velocità di quasi 2 metri al giorno (intorno ai 700 metri all’anno), sebbene perda massa ad un ritmo praticamente analogo. Ciò significa che, se si escludono piccole variazioni, il fronte non è avanzato né indietreggiato negli ultimi 90 anni. Lo spessore massimo del ghiacciaio a monte è di circa 700 metri. Quando il fronte del ghiacciaio, avanzando, si appoggia alla parete rocciosa della Penisola di Magellano, crea uno sbarramento naturale al deflusso delle acque del lago: il livello dell’acqua dalla parte di monte del lago ( Brazo Rico e Brazo Sur), può salire anche di oltre 30 metri rispetto al normale livello. Infatti mentre la parte di monte del lago (a sud) è alimentata dagli immissari, dalle piogge e dal ghiaccio, nelle parte di valle (a nord) l’acqua defluisce con gli emissari: si forma quindi un dislivello nelle due parti. L’enorme pressione prodotta da questa massa d’acqua lentamente finisce per rompere la barriera di ghiaccio che la ostacola, scavando dapprima un tunnel e dando luogo a crolli rumorosi e spettacolari di blocchi di ghiaccio che galleggiano nel Lago Argentino formando una miriade di piccoli iceberg.
La formazione del tunnel provoca il deflusso delle acque nel Canal de los Tempanos con il conseguente pareggiamento dei livelli di monte e di valle del lago.
L’ arco di ghiaccio formato dal tunnel prima o poi crolla per il suo peso con un rumoroso frastuono nelle acque del lago. Il ghiacciaio, situato a 78 km dalla località turistica di El Calafate, alla quale è collegato da una comoda strada asfaltata panoramica, ha preso il nome dall’esploratore Francisco Moreno, un pioniere che studiò la regione nel XIX secolo e giocò un ruolo di primo piano nella difesa del territorio argentino nel conflitto sorto intorno alla disputa sul confine internazionale con il Cile. Il processo erosivo é lento e s’incrementa durante la stagione estiva. Il periodo più probabile della rottura é tra fine estate ed inizio autunno australi, tra i mesi di marzo ed aprile. Questo ciclo di formazione e crollo dello sbarramento di ghiaccio non è regolare, ma ricorre con frequenze che possono variare da due volte l’anno fino a meno di una volta per decennio. L’ultimo crollo é avvenuto nell’aprile del 2008, quando il tunnel di ghiaccio é franato, disseminando in mille pezzi i resti della diga che aveva diviso il Lago Argentino in due singolari bacini.
Caleta Tortel è un posto unico in Cile: un paesino ubicato su un golfo dell’Oceano Pacifico con suolo prevalentemente roccioso, senza scavi nella montagna, dato che è completamente costruito sollevato da terra ed appoggiato ai tronchi di Guaitecas. La caletta non ha strade, ne auto, ne biciclette, ne carretti, ma solo 7,5 km. di passarelle sospese e scalinate, tutte costruite in cipresso. Un’altra singolarità di Caleta Tortel è che benché sul mare è povera di molluschi e frutti di mare in quanto essendo ubicata alla foce del Rio Baker l’acqua del mare è troppo dolce.
Un altro ghiacciaio cileno è il Ghiacciaio Grey. Nasce dal Campo de Hielo Sur e forma una massa di ghiaccio con un fronte di 4 km. di larghezza e 30 m. di altezza. Si getta nell’omonimo lago Grey situato nel famoso Parco delle Torri del Paine nella regione di Magallanes.
Il Ghiacciaio Grey che si getta nell’omonimo lago – sullo sfondo il Campo de Hielo Sur. Gli iceberg che si staccano dal ghiacciaio vengono bloccati nella loro navigazione sul lago da un argine artificiale in roccia e terra per non permettere che si infrangano contro la Hosteria Lago Grey, un hotel di lusso 4 stelle, dalla cui sala da pranzo è stata scattata questa foto.
Il Ghiacciaio Viedma è il secondo ghiacciaio argentino per estensione (978 kmq.) dopo il Pio XI ed è situato 70 km. a nord del Ghiacciaio Perito Moreno.
Anch’esso si trova nel Parco Nazionale dei Ghiacciai nella località turistica di El Chalten, famosa per le cime del Fitz Roy e del Cerro Torres. Si getta nell’omonimo lago, dove rilascia numerosi iceberg.
Il Campo de Hielo Patagonico Norte ha una estensione di circa 4.200 kmq. e si trova integralmente nella XI Regione (Aisén) del Cile. Ha le dimensioni di circa 120 km. di lunghezza in senso nord-sud e da 50 a 70 km. di larghezza in senso est-ovest. Al margine settentrionale del Campo de Hielo si trova il Monte San Valentin che con i suoi 4.058 m. è considerato il monte più alto della Patagonia cilena, mentre al margine sud spicca con i suoi 3437 m. il Monte Arenales. In tale area si trova pure il Ghiacciaio marino più vicino all’Equatore del mondo, quello che immergendosi nella Laguna di San Rafael costituisce la maggior attrazione della regione patagonica cilena.